Nel capitolo 226 avevo accennato al COCSA, ovvero gli abusi sessuali perpetrati da bambin* su altr* bambin* (child on child sexual abuse). Il capitolo risultava molto sbrigativo, causato dall'ansia provocata dall'argomento, visto che mi riguarda direttamente. Una delle persone che ha ripetutamente abusato di me, può rientrare in questa categoria. È difficile vedere bambini e … Continua a leggere Capitolo Seicento
Tag: mascolinità tossica
Capitolo Cinquecentonovantotto
Come scritto nel recente capitolo 585, appena si presenteranno le condizioni, vorrei affrontare l'erotofobia. Oltre a togliere un'arroganza vergognosa, ed il panico quando solo sento accennare da lontano l'argomento, vorrei anche non considerare malvagie le persone che volontariamente scelgono di avere una vita intima. Ma non sono gli unici motivi. Vorrei poter meglio comprendere le … Continua a leggere Capitolo Cinquecentonovantotto
Capitolo Cinquecentonovantatré
Qualche giorno fa c'è stato l'otto marzo. Una giornata che sostengo per il suo significato più vero, non quello del “maschilismo benevolo”, dove trova una delle sue espressioni nel regalare fiori. Mimose in questo caso specifico, ma potrebbero essere di qualsiasi altro tipo. Ho visto alberi di mimosa deturpati, letteralmente stuprati nella loro anima, nella … Continua a leggere Capitolo Cinquecentonovantatré
Capitolo Cinquecentosettantasette
Finalmente, dopo mesi, sono riuscito a creare nuove categorie per il blog, dove raggruppare gli argomenti per aree. A differenza delle due pagine già presenti, ovvero quella ABUSI e quella AUTISMO, le nuove aree sono caratterizzate di da una componente più personale, basata sulle mie esperienze dirette. Ho deciso di includerle ugualmente, affinché chi vive … Continua a leggere Capitolo Cinquecentosettantasette
Capitolo Cinquecentosettantadue
Nel capitolo 418 avevo elencato alcuni dei motivi per i quali le vittime di violenze sessuali non parlano, dicendo anche che avrei esteso la lista. Avevo già accennato all'argomento nel capitolo 451, quando, agli inizi del blog, alcune persone mi avevano accusato di non aver denunciato, colpevolizzandomi al pari dei pedofili e delle pedofile che … Continua a leggere Capitolo Cinquecentosettantadue
Capitolo Cinquecentosessantotto
In questa stagione leggo e sento dire (ad altre persone): “Auguri a te a alla tua famiglia”. Una frase che superficialmente potrebbe risultare innocua, ma che nasconde una dinamica del potere ben precisa. Come già trattato più volte, i figli e le figlie vengono ancora troppo spesso considerati e considerate, sia nel bene che nel … Continua a leggere Capitolo Cinquecentosessantotto
Capitolo Cinquecentosessantatré
Nel capitolo 195 e nel capitolo 305, quello sull'ipersessualità in risposta agli abusi, ho accennato al mio rapporto con la masturbazione. Il tutto era limitato quasi solo all'infanzia e all'adolescenza, dove non ero nemmeno consapevole del perché avessi iniziato tale pratica. Era come un prolungamento del comportamento compulsivo, dove la sua espressione massima avveniva coi … Continua a leggere Capitolo Cinquecentosessantatré
Capitolo Cinquecentoquarantanove
La percezione verso la persona abusata cambia radicalmente, secondo alcuni canoni, imposti sia dai media, che dalla società in generale. La vittima diventa un oggetto, da far rientrare in determinati modelli, spersonalizzandola e trattandola come un oggetto. Come ho parlato nel capitolo 450, sia vittima che abusante diventano solo degli stereotipi. Quando vengono a mancare … Continua a leggere Capitolo Cinquecentoquarantanove
Capitolo Cinquecentoventisei
Una delle critiche costruttive che mi sono state mosse sul blog, e non solo sul mio, riguardano il fatto che non riesco ad accettare un complimento. È una cosa alla quale non avevo mai pensato, nemmeno quando me lo facevano notare. È un pensiero che è iniziato abbastanza di recente, ma andiamo con ordine. Fin … Continua a leggere Capitolo Cinquecentoventisei
Capitolo Cinquecentoventuno
Così come la cultura dello stupro inizia nell'infanzia (capitolo 79), anche la repressione di ciò che si è e ciò che si prova, ha un'insorgenza piuttosto precoce. Il punto più evidente è quello di dire al bambino e alla bambina di non piangere. Un invito, o meglio una forzatura, che non viene soltanto dalle figure … Continua a leggere Capitolo Cinquecentoventuno